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E’ con grande piacere che ospitiamo nel nostro blog l’intervista ad un grande cavaliere, che consideriamo anche un amico: Marco Salvatori. Le sue risposte sono interessanti e, come nel caso dell’ultima, fanno davvero riflettere. 1.    Perchè la passione per il cavallo e non per il pallone? Beh, ad essere sincero giocavo a pallone da bambino; poi,quando mi chiamarono per giocare in una squadra giovanile molto importante, mio padre mi disse di rinunciare perche altrimenti ci saremmo dovuti svegliare tutte le domeniche mattina prestissimo per andare alle partite. Nel mentre, sempre con lui, cominciavo a fare le prime passeggiate a cavallo in campagna….. e da li mi ritrovo a rispondere a quest’intervista!!!!!! P.S.: di lì a poco mio padre si accorse che anche montando a cavallo ci si doveva svegliare presto per andare ai concorsi!!!!!!! :-) 2. Quando hai iniziato? Come ho detto prima all’incirca a 10 anni. Dopo circa un anno di passeggiate mi iscrissi ad una scuola di equitazione romana. 3.    La gara che ricordi con maggior emozione e perchè? Senza dubbio i campionati del mondo di completo per i cavalli di 6 anni in Francia a Le Lion d’Angers. A parte il fatto che concorrevo insieme ai big internazionali del completo mondiale ed a causa del fantastico clima che si respirava, è stato un traguardo importante di un lavoro su un cavallo, Calendulas, affidatomi non molto prima. 4. Chi sono i tuoi maestri? Potrei citare nomi come Duccio Bartalucci, Paolo Margi e tanti altri  che ritengo essere state bellissime esperienze… invece i miei veri maestri, per come la vedo io, sono stati: Flaminia Luciani, la prima istruttrice, che mi ha insegnato ad amare e rispettare i cavalli; Roberto Smith che mi ha indicato la strada ed i segreti del preparatore di giovani cavalli; Marco Cappai, amico fraterno, che mi ha insegnato a non accontentarmi mai delle mie conoscenze equestri. 5.    Come prepari una gara? Credo che le gare siano il banco di prova del lavoro quotidiano fatto a casa. Raffini la tecnica e lavori sulla condizione. Ricerchi maggior decontrazione ed alleni l’atleticità. Poi, comunque, in gara la variabile non prevista esce sempre fuori ed è li che cavallo e cavaliere dimostrano la loro sinergia!!!!! 6.    Quanto influiscono le superstizioni nella vostra disciplina? Che io sappia molto… non sono superstizioso ma ad essere sincero, se prima di un concorso mi fanno gli auguri di buona gara…… beh…. un effetto me lo fa!!!!! :-) 7.    Che cosa insegna il cavallo al cavaliere? Pazienza, metodo, rispetto e coscienza….. vocaboli che dipingono questa dualità… l’uomo e il cavallo… l’uomo e la vita… affrontare la vita come ci si rapporterebbe ad un cavallo. 8.    Perchè un giovane dovrebbe intraprendere il vostro sport? Per tutto quello che ho detto prima: è una fantastica e grande scuola di vita!!!!! Con i cavalli si impara che se perdi la testa perdi tutto. Insegnano a riflettere non sfogando su di loro, e quindi verso il prossimo, i propri malumori. 9.    Perchè usi le staffe Jer? A dir la verità le ho provate per caso, anche se mi incuriosivano. Non sono un cavaliere molto interessato ai nuovi prodotti. Per me bastano una sella, delle staffe ed una testiera…. e della buona tecnica, ovvio….. per far bene. Però quando ho provato le staffe Jer…. beh ad essere sincero…. e chi le cambia più!!!!!!! 10. Una domanda che non ti ho fatto, e di cui conosci la risposta? So che pratichi anche surf da onda . Trovi delle analogie con l’equitazione? All’inizio cerchi il cavallo o l’onda  perfetti poi capisci che non esiste la perfezione fuori di te e che quello che devi trovare è l’equilibrio interiore. Però…! In bocca al lupo per le prossime gare, Marco!

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